Charlie Brown

"Solo gli imbecilli non hanno dubbi"
"Ne sei sicuro ?"
"Non ho alcun dubbio!"
(Luciano De Crescenzo)


La situazione economica



L'illustrazione è di Luciano De Crescenzo, tratta dal libro Luciano De Crescenzo disegnatore, catalogo della mostra al Nilo Museum Shop, Enciclopius Edizioni 2015

Autrice : Carla Iannacone | Categoria : Umorismo | Commenti pubblicati dagli utenti : 0 | Data pubblicazione : 18/12/24

Accedi o Registrati per commentare l'articolo


Mammografia


Se trovo questo genio ci esco  a cena

Autrice : Carla Iannacone | Categoria : Umorismo | Commenti pubblicati dagli utenti : 0 | Data pubblicazione : 18/12/24

Accedi o Registrati per commentare l'articolo


Una strana logica


Autrice : Carla Iannacone | Categoria : Umorismo | Commenti pubblicati dagli utenti : 0 | Data pubblicazione : 18/12/24

Accedi o Registrati per commentare l'articolo


Il passato


Autrice : Carla Iannacone | Categoria : Umorismo | Commenti pubblicati dagli utenti : 0 | Data pubblicazione : 18/12/24

Accedi o Registrati per commentare l'articolo


Tu



E ci sei tu.

Nelle foto, nel tempo,

nelle pagine di un libro

in una poesia

in una parola che ancora non ho detto

che è ancora tutta da scoprire.

E ci sei tu

nel ricordo, in un sogno,

in una carezza

in quelle che non ti ho dato e che forse non ti darò mai

in tutte quelle che conservo

e che sogno di darti in un futuro neanche troppo lontano.

Ci sei tu

nella mia vita

nel mio dolore

al centro del mio sentimento,

nel sale delle lacrime

in un pensiero sconcio

in una favola sconclusionata.

E ci sei tu

nel sangue come una malattia,

nelle mani

nel corpo

nella mia ferita –

nel cibo, nel dolce, nel caffè

ci sei sempre tu

nel mare, nei monti

nelle vallate

e nelle preghiere

(anche se non sono credente).

Nelle mie paure

nella mia solitudine

nelle lettere

ci sei sempre e solo tu

sei nell’aria che mi intossichi,

nelle canzoni d’amore, dimenticate, reinventate al momento davanti a un falò

in una pellicola d’autore

nei baci e nelle carezza rubate di due amanti clandestini che non siamo noi.

Sei dove non dovresti essere

in un tremore,

in un segno sul cuscino

nel memoriale, in un’opera d’arte,

nello stupore di un bambino –

sei dove non immagini di stare

perché ci sei tu,

sì, sei proprio tu

l’uomo che mi ha fatto innamorare.

                               

                           (Charlie)

Autrice : Carla Iannacone | Categoria : Poesia | Commenti pubblicati dagli utenti : 0 | Data pubblicazione : 17/12/24

Accedi o Registrati per commentare l'articolo


La carezza (una storia perfetta) di Elena Loewenthal



Ricordati il tempo fra le vignette, è lì che succedono le cose importanti. (Gianrico Carofiglio)

Un libro. Le pagine. La scrittura, i paragrafi, la punteggiatura. L’armonia dello spazio bianco e lo spazio scuro.

E poi c’è il titolo, il sottotitolo e una fotografia in copertina. Una donna, in primo piano, e un uomo al suo fianco che la osserva ma non la tocca. Lo spazio. Il tempo. In bianco e in nero.

Ora immaginate la storia di questi due personaggi, a cominciare dal titolo. La carezza, una storia perfetta.

Non è una storia, ma una carezza. Non è (soltanto) carezza, ma (anche) storia.

La carezza è Pietro Pontani, un professore di filologia il cui sguardo incontra per caso quello di Lea Levi, ricercatrice universitaria di paleografia, durante un convegno a Rossano, in Calabria, dedicato al Codex Purpureus Rossanensis, un manoscritto bizantino. Sia Pietro che Lea sono ambedue sposati, ma subito scatta un’attrazione reciproca che li porta a trascorrere una notte d’amore, che non sarà l’unica. Da lì sino ad un tempo infinito, o “in un infinito altrove” come preferisce definirlo l’autrice, continueranno ad amarsi sino oltre l’eternità, oltre il tempo, oltre ogni sospensione e stupore. Il sentimento non divampa all’istante, cresce negli anni e nella distanza che li separa sino al nuovo incontro stabilito dalle coincidenze e dal destino. La prima volta succede nel 1999, la seconda volta nel 2019. C’è un prima, e c’è un dopo. In mezzo il tempo non esiste. Perché in mezzo ci sono Pietro e Lea.

Quella che sembra una notte di passione, in realtà, è una storia d’amore che si scrive da sola, e a scriverla sono i corpi, i baci, i sospiri, lo stupore, le carezze. Negli abbracci, nel gesto di toccarsi, Lea e Pietro annullano il tempo, lo spazio, persino quello che occupa i propri corpi stando incollati l’una all’altro, questo stare “dentro di te e fuori di me”. È una storia senza le virgole, i punti interrogativi, i punti esclamativi, le parentesi, i paragrafi, il virgolettato, le postille, i capitoli; è un unicum nero, clandestino, una scrittura priva di spazi, di respiro, di pensieri, legata a poche parole che si ripetono come i gesti, ma non per questo noiosi e incapaci di sorprendere.

È uno spazio essenziale. Lea e Pietro nel prima, nel dopo e nella distanza che è solo distanza fisica dei vent’anni, impareranno ad amarsi senza saperlo e senza mai dirselo a voce. “Ti voglio bene” è tutto quello che sa Lea quando si rivolge a Pietro, dopo l’amore. Di lui non conosce nulla, è un estraneo per lei, come lei per lui. Non sanno niente e sanno tutto Pietro e Lea dell’uno e dell’altra. Perché non è la parola che conta, le abitudini, i gusti, ma il sentimento che solo i loro corpi sanno esprimere quando sono insieme, quando sono l’una nelle braccia dell’altro, quando uno è dentro l’altra. “Fermati, aspetta”, le dice Pietro. C’è tempo. Qui, in questa stanza d’albergo, in questo spazio, c’è tutto il tempo del mondo. Non sono più me perché sono fuori da me, non sono più me e lo sono più che mai quando sono con te.

La mia lacuna sei tu, adesso.

Il mio spazio bianco.

E tu?

Non c’è una storia fuori da Pietro e Lea. I vent’anni che trascorrono senza riuscire a vedersi – per una serie di impedimenti sfortunati – sono la “lacuna”, “lo spazio bianco”. La storia inizia, si interrompe e riprende. Il sentimento rimane uguale (lo stupore, la perfezione sta nel fatto che riesca a rimanere intatto nel tempo e nella distanza, come un romanzo che si inizia a scrivere e lo si riprende dopo anni, ma è come se lo si riprendesse dopo mezz’ora), i corpi si riconoscono anche con le strie del tempo perché hanno imparato a parlarsi da soli. I baci non sono il prologo della storia, ma l’epilogo. I preliminari non aprono, chiudono. Tutto avviene al contrario, in maniera spontanea. Con urgenza.

La carezza, una storia perfetta è il romanzo con la R maiuscola. Quello che ognuno aspetta di vivere, non di scrivere (o di leggere). È una carezza che accompagna il lettore, dall’incipit sino alla fine. È una storia che appassiona per come è scritta, per come rende pulsante l’anima tra le pagine che si susseguono, per ciò che permette di vivere e immaginare. Pochissimi libri riescono a trasmettere emozioni così forti e potenti tanto da lasciare tramortiti e affamati di passione (intesa come sofferenza e desiderio).

Nella massima in esergo si fa riferimento al tempo nelle vignette (l’autore si riferisce alle vignette dei fumetti), l’ho scelta apposta perché non c’è niente di più vero di quanto riportato nell’aforisma. Come nei fumetti, anche nei romanzi è importate “lo spazio bianco” che intercorre tra un capitolo e un altro; non è uno spazio vuoto, fermo, che “separa”, è uno spazio che segna un tempo, lo spazio dove scorre il tempo e, di conseguenza, la vita.

È una regola comune a tutti i romanzi, i fumetti e le storie in generale. Se ci pensate l’intera esistenza è composta di tanti spazi bianchi, dove talvolta i respiri si fanno più lunghi, altre volte più corti.

In questo romanzo lo spazio bianco si affaccia ovunque, ed è necessario per comprendere l’importanza del tempo, dell’amore, e di tutto quello che non si può spiegare.

Perché esistono cose nella vita che non si possono spiegare, perché è la vita stessa a non sapersi spiegare. E come la vita, alcune storie, alcuni romanzi, alcuni libri, per quanto ci si sforzi, restano e resteranno impossibili da recensire.

Autrice : Carla Iannacone | Categoria : Recensioni | Commenti pubblicati dagli utenti : 0 | Data pubblicazione : 17/12/24

Accedi o Registrati per commentare l'articolo


2025 Copyright: Charlie Brown

Developer : Marco Giuseppe Starace, Versione App: 12.0