Charlie Brown
"Solo gli imbecilli non hanno dubbi"
"Ne sei sicuro ?"
"Non ho alcun dubbio!"
(Luciano De Crescenzo)
Questo è un articolo muto. Non fraintendete. Per muto intendo da parte della scrivente, perché quello che leggerete è un pezzo ricco. Molto ricco.
Denso, pieno di contenuti. Di sostanza. Di quelli che andrebbero scritti più spesso e scritti bene, proprio come l'autore di questo script.
Si dicono tante parole, oserei dire che si lanciano tante di quelle parole come si lanciano le bombe in guerra. Ed in guerra siamo. Tutti i giorni. Anche prima che scoppiasse la guerra tra Russia e Ucraina e prima della guerra tra Palestrina e Israele. Si lanciano parole senza pensare, come bombe, appunto. Abbiamo smesso di allenare il cervello, preoccupati solo di non contrarre il muscolo della favella. Colpa dei social? Di questi maledetti mezzi di "comunicazione"? Di programmi televisivi, di canzoni, di informazioni, di testi privi di contenuto? Non lo so. Ho come l'impressione che le parole siano riciclate, che abbiano il sapore di qualcosa di già detto, di già sentito... ultimamente questa sensazione mi arriva anche dai libri (è una cosa brutta, non c'è niente da ridere o di cui sghignazzare).
Sono passati pochi giorni dell'anno e mi tocca far ordine in tante cose. È difficile. Molto.
Voglio cominciare dai libri, dalle persone, da notizie buone, scritte con nuove parole, che siano sinonimi di crescita.
Voglio iniziare con le stesse parole e gli stessi pensieri di cui si è servito Alessio. L'ho conosciuto appena, direi che l'ho "sfiorato", come quando si fanno scivolare i petali di un fiore sulle guance. Sono delicati, una carezza del vento che desidera toccarti la pelle, saggiarne la consistenza, scoprire se quella corazza è abbastanza resistente per l'anima che vi pulsa dentro.
Alessio è così. È una carezza. Ti accarezza con la voce, con le parole, con la sua presenza. Ti abbraccia, ti fa sentire protetta.
Condividevamo un gruppo di lettura (parlo al passato perché è in procinto di partire) ed era, è un gruppo assai bello. Bello e esagerato, vitale, galvanizzante, colorato... un gruppo Wow!
Peserà molto la sua assenza.
Questa mattina mi hanno girato il suo articolo, un pezzo molto forbito riguardo all'esercizio della lettura. Analisi più dettagliata non poteva esser eseguita. Ve lo voglio proporre. Leggetelo bene, assaporate bene le parole come se steste masticando una mela o un piatto di pasta asciutta. Prendetevi tutto il tempo necessario, ne vale veramente la pena. E qui mi fermo. Perché ho già detto troppo, o forse, non ho detto niente.
L'articolo è visionabile a questo link.